Due atleti statunitensi, Tommy Smith e Jhon Carlos, durante le Olimpiadi di Città del Messico del 1968 compiono un atto che sarà destinato a segnare in maniera indelebile la nostra storia.
Con un gesto di grandissimo impatto gridano la loro solidarietà al movimento del Black Power, che a quei tempi portava avanti la lotta per la parità di diritti negli Stati Uniti. Essi salirono sul podio dei 200 m e ascoltarono il loro inno nazionale con lo sguardo rivolto verso il basso, perciò senza guardare la bandiera degli Stati Uniti, e con un pugno nero alzato. Questo gesto destò grande scalpore e tante polemiche, in primo luogo tra coloro che pensavano che la politica dovesse rimanere fuori dai Giochi Olimpici e poi tra chi credeva che con il loro comportamento i due atleti avessero messo in cattiva luce la nazione americana, molti altri invece ammiravano il loro coraggio nel portare avanti la lotta per i diritti civili.
Nonostante questo però furono sospesi dalla squarda americana e costretti a lasciare il villaggio olimpico, inoltre una volta tornati in patria subirono numerose ritorsioni e minacce di morte.
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