Apre Lady First. Baci sulle guance. E’ meglio di quanto ricordassi. Mi dice di entrare. Incrociamo nel corridoio l’altro dei miei Adorabili Nipotini, dall’apertura alare molto più modesta del primogenito e probabilmente maschio, a giudicare dall’assenza di orecchini e fiocchetti. Ci sorpassa esibendosi in un movimento piuttosto complesso, che ricorda la locomozione dei quadrupedi, in particolare quella di coccodrilli e altri rettili, solo che lui appoggia a terra il ginocchio invece degli artigli o dell’ omologo arto inferiore e, ovviamente, è privo della grazia conferita da una lunga coda zigzagante. Si tratta di un sistema di locomozione piuttosto rudimentale, non so come la vedete voi, a me fa pensare alla degenerazione della specie temuta da Jean Rostand. Ma le sorprese non finiscono qui: di colpo si ferma, si accuccia sul culone gigante che esplode nella calzamaglia blu, guarda in alto e ci rivolge una smorfia che assomiglia misteriosamente al sorriso umano. Orrore: non ha i denti.
E’ la storia di Pablo Miralles, un personaggio che vive ai limiti della degenerazione, passa le sue giornate tra canne e superalcolici, prostitute e Internet, dove, a discapito dell’aspetto, è un noto filosofo del Web. La sua esistenza viene sconvolta dal rapimento del fratello e della sua segretaria, che costringerà Pablo ad improvvisarsi detective alla ricerca della verità.
Pablo Tusset è un autore molto ironico e dirompente, che con questo libro è stato capace di mantenere il lettore incollato alla poltrona, passando da rapimenti, situazioni strane dal tasso alcolico altissimo, divagazioni filosofiche, personaggi ridicoli e misteriose storie medievali.
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