“Arrivando ad ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.” da Le città invisibili, di Italo Calvino.
Oggi per la prima volta ho vissuto un lato della mia nuova città, Firenze, completamente inedito, che non avevo mai considerato. L’ho sempre guardata attraverso il filtro del turista e del viaggiatore occasionale, stamattina invece l’ho sentita proprio mia.
Mi sono incamminata per le strade che solitamente sono stracolme di persone che, soprattutto in questo periodo, corrono alla ricerca di un regalo, entrando ed uscendo dai negozi , senza rendersi conto di essere immersi nella storia, nel loro passato, e mi sono accorta di essere sola. Mi sono ritrovata nel bel mezzo di Piazza Duomo, finalmente vuota, senza turisti e senza confusione…semplicemente io e pochi fiorentini… mi sembrava una scena surreale…per la prima volta ho realizzato che non avevo mai gustato fino in fondo questa città, mi sono sempre limitata a guardarla dall’alto, senza sentirla veramente mia.
Oggi invece mi sono sentita al centro di un luogo che non mi è poi così estraneo e che ora mi sembra più vicino.
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La Vale.... 